giovedì 9 marzo 2017

YUNNAN 2017 _ WANDERLUST. Grattando il ghiaccio per cercare terra fertile. Cap 9

YUNNAN 2017 _ WANDERLUST. Grattando il ghiaccio per cercare terra fertile. Cap 9
Giovedì 23 Febbraio – Xienjie, Hotel Junti

Ciliegina sulla torta di questa intensa e lunga giornata, la prima visita ai terrazzamenti per la coltivazione del riso dello Yunnan. Vedere di persona queste opere straordinarie dell'ingegno umano è stato uno dei motivi che ci hanno spinto a scegliere questo breve tour nello Yunnan per il 2017. La prima delle visite previste, domani le vedremo ancora, rende giustizia della oculatezza di questa scelta. Credo che questa opera possa essere, come altre, dedicata al progresso dell'umanità e alla lotta per ottenere dalla terra il giusto sostentamento e non può evitare di fare sorgere un interrogativo su come mai spesso l'ingegno umano sia utilizzato per la truffa, la rapina, la sopraffazione e la morte dell'altro. Queste sono opere create dal popolo Hani, circa 1.000/1.200 anni fa. Se ho ben compreso la nostra guida, questa parte dello Yunnan, che confina con la Birmania, il Laos e il Viet Nam a breve distanza, è stato successivamente occupato da tre popolazioni. La popolazione Thai, prima arrivata, ha occupato le terre attorno al Fiume Rosso e si è dedicata alla coltivazione della frutta. Successivamente la popolazione Yi, le cui donne vestono con vestiti di diversi colori, hanno occupato terre più alte dedicandosi alla coltivazione dei vegetali. Gli ultimi arrivati, gli Hani, le cui donne vestono con colori scuri, hanno dovuto occupare le terre più alte e per riuscire a farla fruttare hanno terrazzato le colline in questo straordinario modo (forse senza pensare all'effetto scenico straordinario per il cui sfruttamento temo ci stanno pensando gli Han), coltivando il riso con l'aiuto dei bufali che non è infrequente, posso testimoniarlo, vederseli improvvisamente in mezzo alla strada. E' una zona affascinante, questa, resa ancor più stimolante dalla riconoscibilissima differenza tra le varie componenti etniche e anche da una durezza e precarietà dei posti, dei villaggi che si attraversano, che la rendono “diversa” anche da Kunming che, primo impatto con una città cinese, già ci colpiva anche se la consuetudine con i cinesi che vivono in Italia in un certo senso ci faceva “riconoscere” certe abitudini o consuetudini.
(continua)














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