Lunedì 27 febbraio 2017 – Hotel Wangfu, Lijiang, Sera.
Abbiamo lasciato Dali e la nostra simpaticissima Linda e siamo arrivati a Lijiang.
Diversamente da ieri, che con la gita sul lago Erhai ci aveva deluso, oggi Dali ha dato il meglio di sé.
Occorre dire che una certa nota di demerito deve essere attribuita alla Lonely Planet. Complessivamente, ragionandoci, l'edizione sulla Cina, nel particolare i capitoli sullo Yunnan, sono deludenti e in fondo anche poco chiari, o meglio non in grado di aiutare chi volesse essere un viaggiatore proprio nello stile della Lonely, un backpacker.
Anche dalla lettura della Lonely mi è giunta una ulteriore sollecitazione a cedere al viaggio assistito. Perlomeno dovendo fare una scelta diversa rispetto alle nostre abitudini di viaggio, la abbiamo fatta con un certo stile. Non ci siamo intruppati in un gruppo organizzato ma ci siamo presi una guida solo per noi.
E questa è stata una scelta per ora indovinata. Qui a Lijiang abbiamo una guida della minoranza etnica Tibetana. Non abbiamo chiesto a Vivian se fosse Han o di qualche minoranza. Linda è una BAI e oggi è venuta con il costume tradizionale BAI – ci ha confessato che questa mattina, travolta dalle cose di casa, tra cui una bambina di un anno che non voleva lasciarla andare, non trovava un pezzo dell'abito tradizionale e lo ha dovuto chiedere in prestito alla suocera.
Torniamo su Dali. Questa mattina abbiamo visitato le famose 3 Pagode di Dali, liquidate in poche righe dalla Lonely. Già pensavo che fosse una tappa sprecata questa di Dali, invece il complesso delle 3 Pagode si manifesta interessantissimo; comprende una estesissima area di templi che si dipana verso le montagne. La abbiamo visitata in tre ore di piacevolissima camminata, allietati dalle spiegazioni di Linda (alternate a confidenze sulla sua vita privata e lavorativa- visto il clima di amicizia che si è creato).
Sono templi Buddhisti- Linda ci dice che Dali è la capitale del Buddhismo in Cina – e a mia domanda mi ha detto che il popolo BAI , il suo popolo, è Buddhista, di un ramo particolare, uno dei tanti nei quali il Buddhismo si divide.
Linda ci ha detto che è personalmente atea, però poi ha bruciato incenso e si è genuflessa davanti alla statua del Buddha ( sincretismo ateo/religioso?, tradizione etinica? Non si sa mai?)
continua
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