Oggi abbiamo terminato la prima parte del nostro viaggio. Domani è un giorno di “recupero”. Torniamo con un lungo viaggio in auto a Kunming e abbiamo una delle due “mezze giornate” libere che ho concordato con l'agenzia. Tireremo i conti alla fine, c'è ancora tanto tempo per riuscire a far andare male tutto, però fino ad ora si sono dimostrati ottimi e affidabili.
Oggi poteva veramente andare male. Ho rivissuto il dramma dello scorso anno a Cabo de Hornos. IL cuore di questo viaggio era la visione dei terrazzamenti per la coltivazione del riso. Opera dell'ingegno del popolo Hani che già più di mille anni fa ha iniziato a “lavorare” la montagna per poter coltivare il riso. Ieri sera siamo andati a dormire con un clima primaverile. Questa mattina ci siamo svegliati con una nebbia che a Milano la ricordano solo i vecchi. Nebbia che per tutto il giorno non ha mai manifestato intenzione di alzarsi.
Noi, dopo la visita, un po' triste, a un villaggio Hani che, oggettivamente, ha dato poco – quel poco sono le informazioni che ci ha dato la nostra guida mostrandoci alcuni poster appesi in una piccola sala per le esposizioni – avevamo in programma la visita, in diversi punti panoramici, dei terrazzamenti.
Fino alle 14.30 circa abbiamo vissuto lo stesso dramma di Cabo de Hornos, a un passo dalla meta, quella si allontana. Abbiamo girato e aspettato, senza ottenere nulla. La nostra guida ha chiesto agli addetti governativi che hanno dato il suggerimento di cambiare valle, perchè nella valle a fianco poteva esserci meno nebbia, E infatti, man mano, trovavamo sempre più punti panoramici dai quali ammirare diverse aree di terrazzamento.
Che opera di ingegno straordinario.
La visione di oggi dei terrazzamenti è stata ancora migliore di quella di ieri. Abbiamo potuto ammirare i terrazzamenti da diversi punti di vista, da molto vicino, senza la ressa di fotografi gomito a gomito per il tramonto (che alla fine non ha fatto particolare impressione).
(continua)
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